14 Mag PEDOFILIA E TIPOLOGIE DI ABUSI SESSUALI
Dal greco pedeiktos (bambino) e philia (amore), il Disturbo Pedofilico è una parafilia che implica l’attrazione sessuale di un adulto verso un bambino e che può comportare attività sessuale.
Il 70% dei molestatori di minori fa parte del contesto familiare e rientra nel più ampio fenomeno dell’incesto o abuso intrafamiliare. Nel 20% dei casi, il molestatore si riscontra fra le figure chiave che ruotano intorno al bambino o che sono in posizione di autorità e controllo nei confronti degli stessi. Solo il 10% è sconosciuta o rintracciabile a livello extrafamiliare.
Venendo alle tipologie di abusi sessuali possiamo distinguere:
- Abuso sessuale intrafamiliare: agito da membri del nucleo familiare;
- Abuso extrafamiliare: attuato di solito da persone conosciute dal minore che approfittano, di solito, della condizione di trascuratezza sofferta dal bambino da parte della famiglia;
- Abuso istituzionale: gli autori sono maestri, bidelli, educatori, assistenti di comunità, etc.
- Abuso di strada: commesso da persone sconosciute;
- Sfruttamento sessuale ai fini di lucro: da parte di singoli o gruppi criminali;
- Violenze da parte di gruppi organizzati: sette o gruppi di pedofili.
Indipendentemente dal loro orientamento sessuale, i pedofili sono fondamentalmente attratti dal corpo immaturo delle loro vittime; essi sono dei veri e propri maestri della manipolazione e giustificano le loro violenze con l’autoconvincimento che queste abbiano un valore educativo ed esplorativo, che il bambino ne tragga piacere o che siano causate dal fatto che la vittima fosse essa stessa “provocante” o “seduttiva”. Per impedire che le vittime rivelino le violenze le fanno sentire in colpa, accusandole di essere la causa di ciò che sta accadendo. Possono anche ricorrere a ricatti. Una volta scoperti, i pedofili tendono a negare i fatti accaduti e la loro responsabilità.