VIOLENZA ASSISTITA

Secondo Save The Children più di 400.000 bambini sono stati spettatori di violenza tra mura domestiche. Questo fenomeno è definito violenza assistita.  Ma quali possono essere le conseguenze in capo ai minori che assistono?

La violenza assistita si configura ogni qualvolta un soggetto minorenne percepisce qualsiasi forma di violenza (fisica, verbale, psicologica) consumata in danno di un famigliare cui è legato da una relazione forte e stabile.

Per la Corte di Cassazione si ha violenza assistita non solo quando il minore assiste fisicamente ai maltrattamenti inflitti a un convivente, ma anche quando ne viene a conoscenza attraverso la constatazione dei loro effetti. Ad esempio quando il bambino torna a casa e vede oggetti distrutti, sente le grida di aiuto dalla sua cameretta, si trova di fronte alla mamma ferita o che ancora perde sangue.

La violenza assistita può provocare insicurezza nel bambino e conseguenze psicologiche di vario tipo che possono andare da semplici paure o ansie, fino a disturbi dello sviluppo o alimentari che possono protrarsi anche fino all’età adulta.

Ricordiamoci che i figli di uomini violenti hanno maggior probabilità di diventare anch’essi persone violente una volta diventati adulti.

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